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Risultati da 11 a 20 di 61
  1. #11
    L'avatar di Daniela Alberghini
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    Re: [Quest GdR] Sims Afterlife - Talbot Hall

    Intermezzo


    Un assegno in bianco scivola nelle tue tasche. «Assolutamente sì» Anche l'anello ti sta alla perfezione.
    Prendi il completino e ti avvii verso la poltrona, dove sono anche le scarpe.
    «Girati. non vorrai mica rovinarti la sorpresa di vedere come mi sta, vero?» Talbot ride di gusto, incrocia le braccia e si appoggia alla solita colonna del letto. Sembra che voglia godersi lo spettacolo.
    ...Toc Toc...
    «Avanti» Risponde Lawrence, mentre continua a guardarti. È il maggiordomo. «Signore, c'è una chiamata per lei»


    «Grazie Alfred. Prendo la chiamata da qui. Poi non voglio più essere disturbato» Alfred risponde positivamente con un gesto del capo. «Ah, chiudi pure tutte le porte e imposta gli allarmi di sicurezza» Aggiunge, infine, dopo aver dato uno sguardo al costoso orologio da polso.
    Il servitore si congeda silenziosamente.
    Lawrence provvede a spegnere tutte le luci, tranne le abajour poste sui comodini ai lati del letto, dove poggia la scatolina che conteneva i 10.000 Simoleon che ora porti al dito.
    Si avvicina a te e si prende un bacio. Un bacio delicato, ma con grande trasporto. O è un grande attore, oppure...?


    «Ti do due minuti» Sussurra, a mezzo centimetro dalle tue labbra.
    Si allontana.


    Ma non troppo. Prende la chiamata dalla stanza-armadio, dove si trova un cordless. Puoi vederlo attraverso la porta a vetri e sentirlo...



    «...Certo... la cifra che avevamo pattuito... Verso le 18.30... Mia moglie ed io vi aspettiamo... »
    Ti ha dato due minuti. Quello che hai capito di lui finora è che è un uomo di parola. E la chiamata sta per concludersi...


    Turnazione

    Lynette Crow



    Assegno in inventario. Se avessi deciso da subito la cifra, la inserivi direttamente modificando i $.

  2. #12
    sim dio L'avatar di Akuiyumi
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    Re: [Quest GdR] Sims Afterlife - Talbot Hall

    Lynette Crow



    Si appoggia alla colonna del letto, ridendo e guardandomi.



    In questo modo veramente non farò in tempo a metterlo...
    Guardo quel pizzo color carne e mi preparo a togliermi la maglia, quando qualcuno bussa alla porta.

    "Avanti" dice lui, senza spostare gli occhi da me.
    "Signore, c'è una chiamata per lei" dice il maggiordomo, aprendo la porta.



    "Grazie Alfred. Prendo la chiamata da qui. Poi non voglio più essere disturbato. Ah, chiudi pure tutte le porte e imposta gli allarmi di sicurezza"

    Le sue ultime tre parole mi ricordano l'ospedale, e quell'orda di persone che ho visto mentre eravamo in macchina.



    Improvvisamente mi sento più sicura: almeno se qualcuna di quelle cose decidesse di venire a farci visita, saremmo avvertiti dagli allarmi.
    Abbandono i miei soliti, e troppi, pensieri e noto che la stanza è diventata buia: sono rimaste accese solo le lucine sui comodini.
    Lawrence si avvicina, baciandomi e azzerando così il mio cervello, facendo fluttuare nel vuoto solo il pensiero "Sì, chissene frega del completo"
    «Ti do due minuti» mi sussurra poi, mentre posso ancora quasi sentire le sue labbra sulle mie.



    Si dirige nella stanza a fianco, che funge da armadio, e lì risponde al telefono.

    Ne approfitto per cambiarmi, in modo da esser pronta per quando tornerà
    Sento che va avanti e indietro per la stanza, ogni tanto riesco a percepire qualche parola.



    «...Certo... la cifra che avevamo pattuito... Verso le 18.30... Mia moglie ed io vi aspettiamo... »

    La chiamata sembra stia per concludersi, e io sono pronta.
    Mi siedo e lo aspetto.





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  3. #13
    L'avatar di Daniela Alberghini
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    Re: [Quest GdR] Sims Afterlife - Talbot Hall

    Intermezzo

    Lynette. Decidi di accontentare il tuo salvatore, comodamente seduta, senza frugare nella stanza...
    Ma sei sua ospite o sua prigioniera?
    Come se cronometrata, la telefonata si conclude dopo due minuti esatti. Lawrence esce dalla stanza-armadio con lo sguardo basso, pensieroso. Poi si accorge di te, davanti al camino, e puoi vedere i suoi occhi illuminarsi.
    «Decisamente la taglia giusta...» Bisbiglia. A fatica sei riuscita a sentirlo.
    Si avvicina a te, e tende la mano, per aiutare ad alzarti. Nonostante i tacchi, non arrivi alla sua altezza.




    Ti circonda la vita con un braccio e ti alza da terra per portarti vicino al suo letto.
    Com'è possibile che sia così forte? Non ha fatto il minimo sforzo. Ti trasporta come se fossi una bambolina, ma con delicatezza, come se avesse timore di romperti.




    Ormai non puoi più tirarti indietro. Te ne stai pentendo?
    Ti fa sdraiare dolcemente.





    Ti tiene stretta fra le sue braccia, e ti guarda dritto negli occhi, come se fosse ipnotizzato...o lui sta ipnotizzando te?








    In un attimo è sopra di te, e la sua tenerezza fa spazio al vigore.
    Strap
    Con un gesto netto, il completino da 1.000 Simoleon che ti ha fatto indossare è diviso in due. Insistere per vedertelo adesso e poi ridurlo così? Sarà una sua fantasia.
    «Sei stupenda» Sussurra, mentre senti il rumore metallico della fibbia dei suoi pantaloni slacciarsi.
    E ti coglie di sorpresa quando senti un po' di dolore.



    Le sue spinte sono forti, ma ti soddisfano. È evidente che sta pensando principalmente al tuo piacere.
    La sua virilità però ti indebolisce... (Lynette Forza -5)



    Poco dopo, appagata, ti addormenti...



    Martedì, 27 maggio 2014
    Ore: 18.00


    Apri gli occhi. Sei da sola in una grande stanza, in un grande letto. Non era un sogno.
    Quanto hai dormito? Deve averti fatto bene, perché hai riacquistato le forze. (Lynette Forza +60 = 65) Guardi fuori la finestra, è quasi il tramonto.
    La porta si apre. È la domestica.
    Ha con se' degli abiti ben piegati e una busta, che poggia vicino al miniabito rosso, sulla poltrona.
    «Buongiorno. Anzi, buonasera signora. Sono le 18 e il padrone mi ha mandato a dirle di prepararsi per l'appuntamento con il signor Soshito. Le manda questi abiti e queste scarpe. Se ha bisogno di un bagno le preparo la vasca. O se ha bisogno d'aiuto con l'acconciatura posso aiutarla»
    Parla tutto d'un fiato. Grazie a lei hai capito di aver dormito praticamente un giorno intero. Si rende conto di aver parlato troppo in fretta e si giustifica. «Mi perdoni, ma il padrone di solito non permette a nessuna donna di rimanere tutta la notte» Non è abituata alla presenza femminile in quella casa.
    Ti sorride e si avvicina a te ma qualcosa sul pavimento attira la sua attenzione.
    È il completino, strappato. «Oh Cielo! Sta bene?» Il suo tono è apprensivo.



    Proprio alla sua domanda senti di avere qualcosa che non va. Un dolore alla pancia, per ora sopportabile, che risulta anche leggermente gonfia... A tutto ciò si aggiunge una leggera nausea. Possibile che...?
    Che fare? Ricordi l'orario dell'incontro d'affari. Hai 30 minuti.





    Se decidi di congedare la domestica, questa se ne andrà. Senza il bisogno del mio intervento.
    Ovviamente Lynette poteva decidere di non accettare le attenzioni di Lawrence, o di accoltellarlo nel sonno, o qualsiasi altra cosa. XD Ma ho chiesto il permesso alla padrona, così ho proseguito.



    Turnazione

    Lynette Crow


  4. #14
    sim dio L'avatar di Akuiyumi
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    Re: [Quest GdR] Sims Afterlife - Talbot Hall

    Lynette Crow



    Apro gli occhi lentamente.



    Il vortice nero che erano i miei sogni piano piano prende forma, e tutto si fa chiaro.



    Sì, c'è decisamente troppa luce perché sia la mia stanza.

    Mi giro a pancia in su. Nella mia mente affiora il ricordo della notte scorsa.



    Non posso fare a meno di sorridere, mentre penso a come mi ha sollevata, come mi ha accarezzata, toccata.



    Quel povero completino strappato in quel modo... anche se devo dire che il suo modo di fare non mi è dispiaciuto.



    Ero intenzionata a essere io a comandare, per una volta. Ma forse è andata anche meglio così.



    Mi giro dove dovrebbe esserci lui, e realizzo di essere sola. Fuori dalla finestra sembra quasi buio, quanto tempo è passato?

    Mi metto seduta, e mi sento rinata, forte come non lo sono mai stata. Mi sento come se potessi fare qualunque cosa.



    Mi guardo in giro, alla ricerca di un indizio sull'ora. Tanti soldi e una stanza gigantesca, e poi non ha neanche un orologio.
    Abbandonata la ricerca dell'orario, guardo la mia mano sinistra, come per accertarmi che quell'anello sia ancora lì, che sia tutto vero.

    Sento poi la porta aprirsi, e qualcuno entra.

    «Buongiorno. Anzi, buonasera signora. Sono le 18 e il padrone mi ha mandato a dirle di prepararsi per l'appuntamento con il signor Soshito. Le manda questi abiti e queste scarpe. Se ha bisogno di un bagno le preparo la vasca. O se ha bisogno d'aiuto con l'acconciatura posso aiutarla»
    La domestica va come un treno, e io mi sono appena svegliata. Perfetto.
    Aspetta, ha forse appena detto che sono le 18? Ma quanto ho dormito?
    Prepararmi? In mezz'ora? Avrebbe dovuto dirle di svegliarmi almeno un'ora prima! Non conosce così bene il mondo femminile come potrebbe sembrare.
    «Mi perdoni, ma il padrone di solito non permette a nessuna donna di rimanere tutta la notte»



    Quante informazioni rivelate con una semplice, innocua, frase: ha successo con le donne, e questo si sapeva; le porta spesso a casa; le manda via subito dopo. Tranne me.
    Chissà se c'è qualcos'altro di utile che può rivelarmi...

    Si avvicina, ma poi si blocca improvvisamente.
    «Oh Cielo! Sta bene?»
    dice tutta preoccupata.

    Seguo il suo sguardo, e vedo il completino della sera prima per terra, strappato.
    Penso poi alle sue parole, e mi accorgo che effettivamente non sto così bene come mi sembrava.
    Sento male alla pancia e una leggera nausea.
    Istintivamente guardo il punto dolente: mi sembra quasi di avere la pancia più gonfia del solito.
    Ed ecco che quel cassetto della mia mente denominato "paranoie" si apre, riversando il contenuto ovunque nella mia testa.



    Questa volta però deve aver chiesto una mano pure al "terrore" e alla "fantasia macabra", perché i pensieri in proposito sono davvero deliranti.
    Che cosa ho fatto? Ho come l'impressione di aver fatto il più grande errore della mia vita.

    Mi ritorna in mente l'ospedale. Di nuovo. Quella cosa che ho visto, lui tutto tranquillo, il dubbio che lui ne fosse responsabile... E se avesse fatto qualcosa pure a sé stesso? Dopotutto mi è anche sembrato facesse troppa poca fatica nel sollevarmi ieri sera.... diciamo pure nessuna. Uno di quei particolari che da soli non significano niente, ma insieme ad altro possono spiegare tante cose.
    Un incontro d'affari importante, e se fossi io la merce di scambio? E se fosse... qualcosa dentro di me?
    No, non è possibile. Non riesco nemmeno a pensarci.
    Altrimenti, perché tutta la scena? La storia della finta moglie, tutti i vestiti, quell'anello...Non avrebbe avuto senso fingere così tanto. A che pro?
    E se neanche lui lo sapesse? Se fosse veramente qualcosa che non doveva succedere? Qualcosa di strano? Se fossi stata infettata quando ero all'ospedale?
    Avrei dovuto prendere l'assegno in bianco e andarmene subito. Avrei dovuto dar retta alla mia razionalità, invece ho voluto fare la ca**ata solo perché potevo, perché era una mia scelta.
    Brava idiota che sono. Che mi sia di lezione.

    Se davvero fosse, al di là della mia probabile idiozia, cosa fare?
    La prima cosa, sicuramente, è cercare informazioni, sapere cosa sta succedendo. Devo esserne sicura, più che sicura.
    E non dare nell'occhio.



    Se poi dicessi qualcosa in proposito a lui? Magari, fingendo di non sospettare nulla: un semplice, banale, insignificante malessere. Ma dato che è un medico, magari mi controllerà. Dalla sua reazione potrei capire se è una cosa strana, o che invece si aspettava, senza insospettirlo troppo in caso i miei più oscuri pensieri fossero corretti.
    Ma prima sentiamo che dice la domestica qui presente. Le domestiche sanno sempre tutto.




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  5. #15
    sim dio L'avatar di Akuiyumi
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    Re: [Quest GdR] Sims Afterlife - Talbot Hall



    Prendo il lenzuolo e mi ci arrotolo dentro, come se fosse un asciugamano, dopodiché mi rivolgo alla domestica.


    "Sì grazie. Martha, giusto?" le sorrido, ma per la prima volta faccio fatica perfino a fingere, tanto sono preoccupata. Mi risponde annuendo: un dubbio in meno.



    "Avrei giusto bisogno di una mano con i capelli.." le dico indicando la massa informe sopra la mia testa "e dammi pure del tu" continuo a tentare di sorridere.
    "Sarò felice di aiutarla con l'acconciatura, in bagno c'è tutto il necessario" spiega, per poi rimanere sorpresa della mia richiesta.
    "Va bene... Ma il signor Lawrence non ne sarebbe contento"
    "Allora vorrà dire che non glielo faremo sapere!" le dico ridacchiando.



    Non che mi faccia veramente molta differenza, ma preferisco essere in buoni rapporti con lei... non si sa mai possa averne bisogno.
    Lei mi risponde sorridendo, con tenerezza.

    Mi dirigo nella stanza armadio, dopo aver scelto accuratamente il vestito e le scarpe adatti tra quelli propostomi, seguita dalla domestica intenta ad aiutarmi.



    "E così, di solito non rimane mai nessuna tutta la notte, eh?"
    Domanda retorica, ma da qualche parte devo pur iniziare.



    "No, il padrone non ha mai permesso alle sue "avventure" di rimanere tutta la notte. Devi averlo colpito veramente..."
    Oppure c'è qualcosa sotto.
    Nel frattempo mi vesto, aiutata da lei.

    "E dimmi, come ti è sembrato stamattina? E di recente, negli ultimi tempi? Hai notato nulla di strano o particolare in lui?"
    So che può sembrare una domanda strana, forse un po' troppo dubbiosa, ma la devo fare. Sperando che lei poi non vada a riferirgli tutto quanto..



    "Questa mattina a colazione aveva il sorriso stampato sul volto! ...ma non mi sono permessa di chiedere il perché. Per il resto è il solito e freddo Lawrence Talbot."
    Non so se classificare questa notizia come bene o male.



    Sicuramente, significa che per lui va tutto secondo i piani. Se è di ottimo umore, magari sarà meno attento a ciò che faccio... sempre che il mio incubo peggiore non sia vero, allora in quel caso non staccherebbe un attimo gli occhi da me.


    "C'è qualcosa che puoi dirmi di questo signor Soshito e la moglie?"
    Cambiamo discorso, dopotutto è normale che io faccia domande del genere, visto che devo recitare la parte di sua moglie. Così vediamo se ha detto la verità su questa coppia di tizi con i quali deve fare affari.



    "Non ci è permesso essere a conoscenza degli affari del signore...ma so che la moglie del signor Soshito si chiama Xiu... Saranno qui a momenti"
    Allora dopotutto una moglie ce l'ha. Su questo era sincero. E lui tiene tutto segreto, e bravo il nostro Lawrence. Vuol dire che non si fida di loro. La domanda è: loro, in particolare lei, è fedele a lui? Se sì, è per professionalità, o perché ne ha paura?
    Andiamo avanti.

    Mi dirigo in bagno, per sistemare capelli e trucco.

    "Hai avuto notizie dall'ospedale Brookheaven? Sai cos'è successo là?"
    Sì perché, dopotutto, voglio sapere se posso alimentare o no le mie paranoie.



    "Sì, è terribile. Per fortuna siamo distanti da quell'ospedale! Ci sono stati dei morti e dei feriti. Ora la zona è isolata..."
    Quindi la voce si è sparsa, e ora lo sanno tutti. Lui lavora lì, possibile che non l'abbiano contattato per avere informazioni sulla situazione? O forse ha fatto sparire le tracce..
    Morti e feriti, mi viene in mente Darsy. Chissà se è morta o solo ferita.
    Usiamola per farci amica la domestica.

    "Sai per caso se è stata divulgata una lista delle vittime o dei feriti? Sai, una mia amica si trovava lì dentro, e sono preoccupata per lei.." la mia preoccupazione è sincera, ma non per lei "era come una sorella per me, se le fosse successo qualcosa io..." abbasso lo sguardo. Le lacrime mi vengono fuori naturali come se fossi veramente disperata. Per me stessa.
    Le asciugo, riprendendomi.

    "Scusami, sono ancora scossa. Tu stai bene? C'era qualcuno che conoscevi all'interno dell'edificio?"



    "Oh povera piccola... Non conosco nessuno che sia in quell'ospedale, e non hanno fatto nomi al TGSim di stamane... Ma il signor Talbot sicuramente è stato informato!"
    "Oh, grazie, allora chiederò poi a lui!"

    Ma anche no. La povera bestia indifesa sembra funzionare su di lei, buono a sapersi.
    Se mai mi ritroverò lui contro per un qualsiasi motivo, potrò farmi aiutare da lei facendo leva sulla sua compassione. Sempre sperando che sia disposta a "tradire" lui...

    - Dlin Dlon -

    Va bene, è il momento della verità. Magari poi non avrà nulla a che fare con questo, ma non sia sa mai.
    Controllo di avere il mio pugnale a portata di mano. Non che mi darebbe qualche chance in più contro una pistola, ma almeno non sarei completamente indifesa. Se i miei timori si avverassero, potrei sempre minacciare di uccidermi. Solo minacciare.

    Guardo un ultima volta la finestra.



    Se chiedessi alla domestica di lasciarmi sola un momento, potrei svignarmela mentre gli ospiti entrano in casa.
    Ma dove potrei andare? E soprattutto, chi altri potrebbe sapere cosa mi sta succedendo?
    No, le risposte sono qui, ne sono sicura. E le ha tutte lui.

    Mi dirigo fuori dal bagno.




    Dialogo con la domestica concordato con la master, così come pure gli spostamenti nelle stanze e il suono del campanello finale.
    Ultima modifica di Akuiyumi; 15th December 2013 alle 02:50


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  6. #16
    L'avatar di Daniela Alberghini
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    Re: [Quest GdR] Sims Afterlife - Talbot Hall

    Intermezzo


    I preparativi fanno passare il tempo più in fretta del previsto e, in men che non si dica, sono già le 18:35. Immagini che gli ospiti, assieme al tuo presunto marito, sono in qualche stanza a parlar d'affari e ne hai la conferma quando il maggiordomo ti viene a chiamare. «Signora Talbot, se vuole seguirmi...» e senza attendere una tua risposta, comincia a farti strada. Non si guarda neppure indietro, se volessi potresti cambiare strada e lui neppure se ne accorgerebbe. Si ferma di fronte quella che sembrerebbe la porta di un salone, da dove senti provenire le voci di Talbot e altre due persone.
    «Dieci miliardi? Non le sembra una cifra esagerata?» E' la voce di un uomo, probabilmente il signor Kiyumizu.
    «Mi perdoni, se considera che ne farà uso una volta sola in tutta la vita, direi che sia fin troppo generoso, come prezzo» Lawrence ha un tono quasi annoiato.
    «E chi mi garantisce che funziona? Come hanno reagito le cavie?»
    Talbot resta qualche istante di troppo in silenzio. «Me lo dica lei» Capisci il senso della risposta?
    Senti una voce femminile schiarirsi la gola. «Signor Talbot, quando avremo l'onore di conoscere la sua graziosa moglie?»
    Questo potrebbe essere il momento adatto per fare la tua entrata, oppure potresti continuare ad origliare... Nel frattempo, il maggiordomo si è volatilizzato.




    Turnazione

    Lynette Crow

  7. #17
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    Re: [Quest GdR] Sims Afterlife - Talbot Hall

    Lynette Crow



    Non faccio in tempo ad uscire dalla camera-armadio, che il maggiordomo magicamente mi appare davanti.
    "Signora Talbot, se vuole seguirmi..." dice, prima di avviarsi fuori dal reparto notte, ignorando totalmente qualunque possibile risposta da parte mia.



    Mi giro, salutando con lo sguardo la mia nuova amica che mi ha aiutato a prepararmi.
    Non posso fare a meno di ripensare a come si somiglino tra loro i due domestici. Ci scommetto il mio assegno in bianco che sono parenti.



    Chissà se lui potrebbe essere una buona leva per convincere lei a fare qualcosa.... o il contrario.
    Il maggiordomo continua imperterrito a farmi strada, e io continuo a seguirlo. Arriviamo davanti ad un portone socchiuso.



    Sento la voce di un uomo che non conosco: «Dieci miliardi? Non le sembra una cifra esagerata?» Probabilmente è questo signor Soshito Kiyumizu.
    Che cosa starà comprando per un cifra così alta? Istintivamente mi guardo intorno per localizzare l'uscita più vicina, e vedo che il maggiordomo è sparito.
    Continuo ad ascoltare.



    «Mi perdoni, se considera che ne farà uso una volta sola in tutta la vita, direi che sia fin troppo generoso, come prezzo» questa voce la riconosco. Se l'affare va in porto, potrei quasi scriverla come cifra in quell'assegno in bianco...
    «E chi mi garantisce che funziona? Come hanno reagito le cavie?» di nuovo l'ospite.
    Cavie?
    E perché lui ci mette così tanto a rispondere?
    Faccio un passo indietro, allontanandomi dalla porta e avvicinandomi al muro.



    C'è un momento di silenzio che mi pare duri un'infinità.
    «Me lo dica lei» risponde finalmente.
    Però la mia paura non è andata via. Mi concentro per sentire se qualcuno da dentro sta facendo dei passi verso la mia direzione.
    Niente.
    Forse sono salva.
    Però... se non sono io la cavia, vuol dire che è lì dentro. E se ci fosse un'altra di quelle cose dell'ospedale?



    Che stupidaggine, non penso che sia così imprudente da tenerne una qui dentro. Gli avrà mostrato un video, delle foto, qualcos'altro.
    Almeno spero.
    Inoltre, se non sono io la cavia, allora che mi sta succedendo? Mi guardo di nuovo la pancia, leggerissimamente gonfia.
    Che sia veramente un imprevisto? Qualcosa che non doveva accadere? Se fossi davvero infetta anche io?
    Lui sembra conoscere quel virus che ha trasformato quell'infermiera, tanto da riconoscere gli infetti; però è anche vero che magari era talmente preso da questo incontro, da non essersene accorto.

    Un'altra voce interrompe la mia valanga di domande e paranoie.
    «Signor Talbot, quando avremo l'onore di conoscere la sua graziosa moglie?» è una voce femminile, presumibilmente la moglie.
    Ora che faccio? Non posso certo stare qui fuori all'infinito, anche perché se poi qualcuno esce mi trova qui così ad ascoltare.
    «Donne... si fanno sempre attendere» sento che commenta il marito, ridendo poi da solo.
    Apro leggermente la porta per sbirciare all'interno della stanza, ma riesco a vedere solo Lawrence e un tavolino con dei cocktail, nient'altro.



    La richiudo per evitare di essere scoperta ad origliare.
    Ascoltare non basta, voglio vedere cosa sta succedendo, voglio vedere chi sono queste persone, per sapere con chi ho a che fare.

    «Spero presto, già manca anche a me» risponde "mio marito", provocando una risatina soffocata nella donna.

    Mi sistemo i capelli, preparandomi mentalmente alla recita.
    Certo che però le cose non si fanno così. Dovevamo metterci d'accordo su una storia comune, doveva dirmi come è fatta la casa, cosa devo dire, come mi devo comportare, se c'è qualche particolare argomento da evitare...
    Ora che faccio, entro e dico: prego signori, andiamo a cena *peccato che non sappia manco dove sia la sala da pranzo*.
    E se questa è chiacchierona che fa domande su cose del tipo: da quanto siete sposati, dove vi siete conosciuti, cavolate varie?

    «Servitevi pure» dice indicando il tavolo dove ci sono i cocktail.

    Mi metto l'anima in pace: io il mio assegno ce l'ho. Era lui che doveva preoccuparsi di questi dettagli, non io.
    Meglio che entri, prima che lui venga qui fuori a cercarmi mentre loro sono distratti bevendo.



    «Questo...siero, dov'è?» chiede il signor Kiyumizu, esattamente nel momento in cui faccio la mia entrata in scena.

    "Buonasera signori." dico a tutti, sorridendo e dirigendomi verso mio marito.





    *Dialoghi extra concordati con la master


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  8. #18
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    Re: [Quest GdR] Sims Afterlife - Talbot Hall

    Intermezzo

    Lynette. Rimani ad origliare per un po' quando realizzi che Lawrence non ti ha dato neanche un misero copione da recitare.
    Scappare? Non se ne parla. La tua pancia è gonfia e, anche se sopportabile, dolorante. Dopotutto il tuo finto marito è un vero medico. Chi meglio di lui?
    Il signor Soshito chiede di un siero. È un caso che poi sei spuntata fuori tu?
    «Buonasera signori»
    Non sai come andrà, ma per ora l'entrata è stata da perfetta padrona di casa.
    Lawrence si volta verso di te, affascinato. Osserva il tuo abbigliamento e si sofferma, forse troppo, sullo spacco dell'abito. Noti il sorriso soddisfatto sul suo volto.
    Si avvicina a te, ti cinge la vita con un braccio e ti bacia l'angolo della bocca. «Dormivi così bene questa mattina che non ho voluto svegliarti» Ti sussurra all'orecchio.
    Indugia nel lasciarti andare e il suo sguardo si posa sulla tua pancia. Deformazione professionale.
    Ti guarda poi negli occhi e assottiglia lo sguardo. «Stai bene?» Ti chiede, sempre sottovoce.
    Ma non fai in tempo a rispondere perché la moglie dell'ospite si rivolge a voi. «Oooh, lei deve essere la signora Talbot! Com'è bella! Molto più bella dal vivo che in foto!» La voce è civettuola.
    Lawrence sembra ricordarsi solo ora degli ospiti. Si volta verso di loro con un gran sorriso. «Gentili ospiti, vorrei presentarvi la mia bellissima signora: Lynette Talbot» Poi si volta verso di te, «Lynette, i nostri ospiti: Xiu e Soshito Kiyumizu. Vogliamo accomodarci?» E indica il divano.
    Soshito si schiarisce la voce. «Stavamo parlando del siero»
    «A tempo debito, signor Kiyumizu. Perché tutta questa fretta? C'è una deliziosa cena, preparata con amore dalla mia fidata cuoca, che ci aspetta»
    «Perché non lasciamo gli uomini a parlare d'affari?» Ti chiede Xiu, indicando il tavolo degli scacchi. Poi ti prende sotto braccio e ti trascina verso la scacchiera. «Lei sa giocare?» Ti chiede con la sua vocina irritante. Poi, sottovoce: «Ma che è incinta?» Sta guardando la tua pancia. «A me lo può dire...»






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    Lynette Crow

  9. #19
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    Re: [Quest GdR] Sims Afterlife - Talbot Hall

    Lynette Crow



    Focalizzo tutta la mia attenzione sulla stanza, alla ricerca di indizi che provino l'esistenza di cavie o altro.
    Niente. Non c'è nulla.
    Mi correggo.
    Sembra non esserci nulla.



    Tutti i presenti si voltano a guardami, in particolar modo Lawrence, che sorride compiaciuto.
    Mi si avvicina, posandomi un mano in vita e baciandomi l'angolo della bocca.
    «Dormivi così bene questa mattina che non ho voluto svegliarti» mi sussurra nell'orecchio.
    Abbozzo un sorriso buttato lì in risposta. Lo vedo poi guardarmi la pancia.
    «Stai bene?» mi chiede a bassa voce.



    Certo che no!
    Questo sarebbe un ottimo momento per fargli qualche domanda, ma non faccio in tempo a proferir parola che una vocina si intromette.



    «Oooh, lei deve essere la signora Talbot! Com'è bella! Molto più bella dal vivo che in foto!»
    Foto.
    Foto.
    Foto?
    Quale foto? Ritorna la mia valanga di domande.
    Ma soprattutto, la più importante: perché io?



    Mi domando che foto possa mai avergli mostrato, quando mai possa averla fatta. A questo punto mi domando pure se ci siamo già incontrati... Eppure sono brava con le facce, e la sua proprio non me la ricordo.
    Che sia stato qualcun altro a parlargli di me e quindi a dargli quella foto?
    Devo assolutamente ottenere informazioni, anche se a questo punto sembra che la mia particolare condizione non abbia niente a che fare con la transazione che si sta effettuando in questo frangente.

    Lawrence si gira verso gli ospiti, come se fino ad ora non fossero mai esistiti. «Gentili ospiti, vorrei presentarvi la mia bellissima signora: Lynette Talbot»



    Poi si gira verso di me. «Lynette, i nostri ospiti: Xiu e Soshito Kiyumizu.»
    Li guardo attentamente: lei è molto carina e giovane... lo stesso non si può dire di lui.



    Mi sono sempre chiesta come facciano le ragazze belle a stare con uomini così brutti. Voglio dire, io e le mie colleghe lo facciamo, ma siamo pagate, e la cosa è limitata a una notte. Ma come fai a vivere con uno così?
    Mi chiedo a questo punto se lei sia veramente sua moglie... o se in questa stanza stiamo tutti fingendo.

    «Vogliamo accomodarci?» Continua poi il mio finto marito.
    «Stavamo parlando del siero» interviene Soshito.
    Ottimo argomento, sono curiosa anche io. Mi sta già simpatico.
    «A tempo debito, signor Kiyumizu. Perché tutta questa fretta? C'è una deliziosa cena, preparata con amore dalla mia fidata cuoca, che ci aspetta»



    Come perché tutta questa fretta? Perché sì! Perché anche lui, a quanto pare, non ne sa molto. E va a pagare dieci miliardi qualcosa che a malapena conosce?
    La cena può aspettare, questo è più importante.

    Sto per intervenire nel discorso a favore dell'ospite, ma la stessa vocina di prima mi precede.
    «Perché non lasciamo gli uomini a parlare d'affari?» mi chiede la donnina floreale, prima di prendermi il braccio e trascinarmi al tavolo degli scacchi.



    Che donna irritante! Io volevo solo sedermi a fianco di mio marito e recitare la mia parte di "moglie-trofeo-statuina muta e quasi invisibile ma che ascolta tutto e sa tutto" e invece adesso mi tocca anche far amicizia con lei.
    Spero davvero che sia la vera moglie, a questo punto. Magari saprà dirmi qualcosa in proposito a quello che sta succedendo. E spero anche che non sia lei a farmi domande.
    «Lei sa giocare?» Per un attimo non capisco, poi vedo la scacchiera di fianco.
    Ottimo. Ho sempre odiato gli scacchi, però forse sono una buona copertura. Dopotutto i giocatori ci mettono mezz'ora a fare una sola stupida mossa, ed è buona educazione far vincere gli ospiti, no? Sono autorizzata a giocare male, o meglio, a caso, mentre ascolto le chiacchiere degli uomini della stanza.
    Raccolgo tutta la mia pazienza e forza di volontà per farle un sorriso che ispiri simpatia.
    "Ma certo! Le va una partita?"



    Ma l'argomento scacchi sembra già finito nel suo dimenticatoio, quando si avvicina e mi sussurra qualcosa.

    «Ma che è incinta? A me lo può dire...»



    Mi paralizzo, sperando che la mia espressione non sia troppo allarmata.



    Incinta. Avevo cercato fino ad ora di evitare questa parola, di pensarlo anche solo per un secondo.
    Mi guardo la pancia pure io. Una cosa del genere non è possibile, eppure tutto sembra indicare quello.

    Giro la testa, guardando Lawrence intendo a parlare con Soshito. Ripenso a quando sono entrata: effettivamente non ho visto né cavie, né documenti, nulla. Possibile che la cavia sia lui?
    Dubito abbia effettuato esperimenti su sé stesso. Potrebbe essersi fatto qualcosa solo se fosse stato sicuro che non ci sarebbero state controindicazioni.
    Inoltre quello prima ha parlato di cavie. Plurale.

    Mannaggia.

    Ok, calma Lynette. Indaga. Cerca di scoprire qualcosa dalla chiacchierona floreale che hai davanti. Quando sarai sicura di quello che hai scoperto, allora penserai a come reagire.
    La prima cosa da scoprire è quando ha visto questa fantomatica foto. Così almeno so da quanto va avanti questa storia.
    In secondo luogo, che sia vero o no, l'essere... incinta... può fornire un'ottima scusa a molte azioni che potrei compiere per scoprire qualcosa.

    Certo che questa qui è proprio un'impicciona!



    "A me lo può dire", come fossimo grandi amiche da sempre! E poi che è? Se fossimo veramente sposati, perché dovrei tenerlo segreto? Se l'ha scoperto lei semplicemente guardandomi, crede che mio marito non l'abbia notato? Crede davvero che sia così stupido? Crede che io sia così stupida da nascondere qualcosa del genere?
    O è un modo velato per dirmi che secondo lei sono grassa? Ma come si permette! Perché non va da suo marito, a chiedergli se è incinto?

    Ok, calma. Sto dando i numeri.

    "Oh, mia cara" certo, mia carissima migliore amica "non è certo un segreto!" le dico con sorriso che più falso non si può, tuttavia convincente.



    "Pensavo si vedesse dalle foto che Lawrence vi ha mandato, ma forse era ancora troppo presto..." potrei chiederlo a lei, ma se lei è una come me potrebbe darmi un'informazione sbagliata.

    Chiediamolo a lui.
    E' vero, potrebbe pensare che sto cercando di capirci qualcosa, ma mi pare anche normale, a questo punto.


    "Tesoro" dico a voce alta "quand'è che avevi mostrato le foto ai gentili ospiti?"



    Così non può mentire.



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  10. #20
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    Re: [Quest GdR] Sims Afterlife - Talbot Hall

    Intermezzo

    «Ma no. Io ho visto la vostra foto di nozze...su internet! Risale almeno a 7 anni fa credo... Il suo vestito da sposa era splendido. Lo conserva spero!» La vocina squillante ha riempito la stanza. E non smette.
    Di che sta parlando? A quanto pare c'è una ex-moglie che ti somiglia troppo.
    «Ooooh! Allora auguri! Sarà maschio o femmina?» Prima guarda Lawrence e poi di nuovo te.
    Ti senti gli occhi adosso. Soprattutto quelli azzurri di tuo marito. Ti guarda con aria interrogativa. Nel suo sguardo c'è della gelosia che cerca di non dare a vedere... Si starà domandando di chi è il bambino o se hai mentito calandoti troppo nella parte.
    Sicura che la tua sia stata una buona mossa? Come te la cavi adesso?





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    Lynette Crow

 

 
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