Lynette Crow
Focalizzo tutta la mia attenzione sulla stanza, alla ricerca di indizi che provino l'esistenza di cavie o altro.
Niente. Non c'è nulla.
Mi correggo.
Sembra non esserci nulla.
Tutti i presenti si voltano a guardami, in particolar modo Lawrence, che sorride compiaciuto.
Mi si avvicina, posandomi un mano in vita e baciandomi l'angolo della bocca.
«Dormivi così bene questa mattina che non ho voluto svegliarti» mi sussurra nell'orecchio.
Abbozzo un sorriso buttato lì in risposta. Lo vedo poi guardarmi la pancia.
«Stai bene?» mi chiede a bassa voce.
Certo che no!
Questo sarebbe un ottimo momento per fargli qualche domanda, ma non faccio in tempo a proferir parola che una vocina si intromette.
«Oooh, lei deve essere la signora Talbot! Com'è bella! Molto più bella dal vivo che in foto!»
Foto.
Foto.
Foto?
Quale foto? Ritorna la mia valanga di domande.
Ma soprattutto, la più importante: perché io?
Mi domando che foto possa mai avergli mostrato, quando mai possa averla fatta. A questo punto mi domando pure se ci siamo già incontrati... Eppure sono brava con le facce, e la sua proprio non me la ricordo.
Che sia stato qualcun altro a parlargli di me e quindi a dargli quella foto?
Devo assolutamente ottenere informazioni, anche se a questo punto sembra che la mia particolare condizione non abbia niente a che fare con la transazione che si sta effettuando in questo frangente.
Lawrence si gira verso gli ospiti, come se fino ad ora non fossero mai esistiti.
«Gentili ospiti, vorrei presentarvi la mia bellissima signora: Lynette Talbot»
Poi si gira verso di me.
«Lynette, i nostri ospiti: Xiu e Soshito Kiyumizu.»
Li guardo attentamente: lei è molto carina e giovane... lo stesso non si può dire di lui.
Mi sono sempre chiesta come facciano le ragazze belle a stare con uomini così brutti. Voglio dire, io e le mie colleghe lo facciamo, ma siamo pagate, e la cosa è limitata a una notte. Ma come fai a vivere con uno così?
Mi chiedo a questo punto se lei sia veramente sua moglie... o se in questa stanza stiamo tutti fingendo.
«Vogliamo accomodarci?» Continua poi il mio finto marito.
«Stavamo parlando del siero» interviene Soshito.
Ottimo argomento, sono curiosa anche io. Mi sta già simpatico.
«A tempo debito, signor Kiyumizu. Perché tutta questa fretta? C'è una deliziosa cena, preparata con amore dalla mia fidata cuoca, che ci aspetta»
Come perché tutta questa fretta? Perché sì! Perché anche lui, a quanto pare, non ne sa molto. E va a pagare dieci miliardi qualcosa che a malapena conosce?
La cena può aspettare, questo è più importante.
Sto per intervenire nel discorso a favore dell'ospite, ma la stessa vocina di prima mi precede.
«Perché non lasciamo gli uomini a parlare d'affari?» mi chiede la donnina floreale, prima di prendermi il braccio e trascinarmi al tavolo degli scacchi.
Che donna irritante! Io volevo solo sedermi a fianco di mio marito e recitare la mia parte di
"moglie-trofeo-statuina muta e quasi invisibile ma che ascolta tutto e sa tutto" e invece adesso mi tocca anche far amicizia con lei.
Spero davvero che sia la vera moglie, a questo punto. Magari saprà dirmi qualcosa in proposito a quello che sta succedendo. E spero anche che non sia lei a farmi domande.
«Lei sa giocare?» Per un attimo non capisco, poi vedo la scacchiera di fianco.
Ottimo. Ho sempre odiato gli scacchi, però forse sono una buona copertura. Dopotutto i giocatori ci mettono mezz'ora a fare una sola stupida mossa, ed è buona educazione far vincere gli ospiti, no? Sono autorizzata a giocare male, o meglio, a caso, mentre ascolto le chiacchiere degli uomini della stanza.
Raccolgo tutta la mia pazienza e forza di volontà per farle un sorriso che ispiri simpatia.
"Ma certo! Le va una partita?"
Ma l'argomento scacchi sembra già finito nel suo dimenticatoio, quando si avvicina e mi sussurra qualcosa.
«Ma che è incinta? A me lo può dire...»
Mi paralizzo, sperando che la mia espressione non sia troppo allarmata.
Incinta. Avevo cercato fino ad ora di evitare questa parola, di pensarlo anche solo per un secondo.
Mi guardo la pancia pure io. Una cosa del genere non è possibile, eppure tutto sembra indicare quello.
Giro la testa, guardando Lawrence intendo a parlare con Soshito. Ripenso a quando sono entrata: effettivamente non ho visto né cavie, né documenti, nulla. Possibile che la cavia sia lui?
Dubito abbia effettuato esperimenti su sé stesso. Potrebbe essersi fatto qualcosa solo se fosse stato sicuro che non ci sarebbero state controindicazioni.
Inoltre quello prima ha parlato di cavie. Plurale.
Mannaggia.
Ok, calma Lynette. Indaga. Cerca di scoprire qualcosa dalla chiacchierona floreale che hai davanti. Quando sarai sicura di quello che hai scoperto, allora penserai a come reagire.
La prima cosa da scoprire è quando ha visto questa fantomatica foto. Così almeno so da quanto va avanti questa storia.
In secondo luogo, che sia vero o no, l'essere... incinta... può fornire un'ottima scusa a molte azioni che potrei compiere per scoprire qualcosa.
Certo che questa qui è proprio un'impicciona!
"A me lo può dire", come fossimo grandi amiche da sempre! E poi che è? Se fossimo veramente sposati, perché dovrei tenerlo segreto? Se l'ha scoperto lei semplicemente guardandomi, crede che mio marito non l'abbia notato? Crede davvero che sia così stupido? Crede che io sia così stupida da nascondere qualcosa del genere?
O è un modo velato per dirmi che secondo lei sono grassa? Ma come si permette! Perché non va da suo marito, a chiedergli se è incinto?
Ok, calma. Sto dando i numeri.
"Oh, mia cara" certo, mia carissima migliore amica
"non è certo un segreto!" le dico con sorriso che più falso non si può, tuttavia convincente.
"Pensavo si vedesse dalle foto che Lawrence vi ha mandato, ma forse era ancora troppo presto..." potrei chiederlo a lei, ma se lei è una come me potrebbe darmi un'informazione sbagliata.
Chiediamolo a lui.
E' vero, potrebbe pensare che sto cercando di capirci qualcosa, ma mi pare anche normale, a questo punto.
"Tesoro" dico a voce alta
"quand'è che avevi mostrato le foto ai gentili ospiti?"
Così non può mentire.