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Risultati da 21 a 30 di 61
  1. #21
    sim dio L'avatar di Akuiyumi
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    Re: [Quest GdR] Sims Afterlife - Talbot Hall

    Lynette Crow



    «Ma no. Io ho visto la vostra foto di nozze...su internet! Risale almeno a 7 anni fa credo... Il suo vestito da sposa era splendido. Lo conserva spero!»



    Nozze? 7 anni fa? Vestito?
    7 anni fa?
    7.
    Anni.

    Di certo non ero io.
    Era davvero sposato? O aveva organizzato un'altra farsa come questa?
    O, più semplicemente, lei si sta sbagliando?
    Qualcosa mi dice di no.



    Guardo l'anello che porto al dito. Era dunque di sua moglie? Che fine ha fatto? Mi somigliava così tanto?
    Un pensiero mi balena in mente improvvisamente, come un lampo nella notte: mia sorella.

    Non so perché, non l'ho neanche mai vista, non so se sia viva, non so quanti anni possa avere, ma è la prima persona che mi viene in mente che possa assomigliarmi.
    No, non è possibile. Dopotutto ho un viso comune, chiunque potrebbe essere simile a me. Soprattutto in una foto, magari scattata da lontano -visto che a quanto pare si vede tutto il vestito- e vecchia di anni.

    La fastidiosa vocina della fastidiosa donna si fa sentire ancora.

    «Ooooh! Allora auguri! Sarà maschio o femmina?»

    Urla. Ha urlato. Sta urlando. Non ho mai avuto così tanta voglia di uccidere qualcuno.



    Guarda me, poi lui, lasciando poi spazio a un silenzio imbarazzante.
    Un silenzio carico di domande, da parte mia, ma anche da parte del mio caro maritino, a quanto pare.
    Mi fissa, infatti, con uno sguardo che è un misto tra un "ma che sta blaterando" e un "cosa mi stai nascondendo".
    Quasi come se fosse un vero marito geloso della moglie.



    Ok, forse avrei dovuto parlarne con lui, prima di smentire o confermare una notizia del genere, ma se l'è cercata. Era esattamente questo ciò che pensavo prima: bisogna avere dei piani, un copione da recitare.
    Peccato che da "suo problema" sia diventato anche "mio problema" ora.

    Grande Lyn, ottima mossa.

    Come me ne esco? Non posso certo fare una scenata, né correre da lui a spiegargli la faccenda perché ho detto a vocina stridula che lui lo sapeva.

    Ecco l'idea. La pazza idea.
    Non avrei mai pensato di fare una cosa del genere. L'ho detto tante volte, sì, ma per scherzo; mai seriamente.



    Ma ora non vedo altre vie d'uscita.... soprattutto mantenendo ancora la faccia.
    Non so perché dopo tutto quello che sta succedendo io ancora mi ostini a voler fare bene il mio lavoro, proteggendo il suo affare.
    Quell'assegno in bianco ha un potere un po' troppo grande, spero solo che alla fine sia coperto..

    Mi preparo per mettere in atto la mia strategia d'uscita, fortunatamente non è troppo difficile. Devo solo mettere in conto di potermi fare un po' male.

    Comincio a respirare profondamente e affannosamente, portandomi una mano sulla pancia.
    "Ooh.." mi lascio sfuggire, prima di chiudere gli occhi e lasciarmi cadere per terra, facendo bene attenzione a non centrare il tavolino degli scacchi: non voglio certo rimanerci secca sbattendoci la testa sopra.



    "Oh santo cielo!" sento esclamare la donna con una voce che mi entra nelle orecchie e che, se fossi svenuta davvero, mi avrebbe sicuramente fatto rinvenire subito.
    Mentre mi avvicino inesorabile al pavimento, sento qualcuno che mi afferra al volo.
    Non posso aprire gli occhi, ma sono sicura che è lui, Lawrence, che prontamente si congeda dagli ospiti e mi porta in un'altra stanza.





    Sembra la scena di un film.

    Perfetto, ora siamo soli e possiamo finalmente chiarire alcune questioni. Alla fine questa... bugia? Si è rivelata utile, come prevedevo.
    E ho anche potuto capire un'altra cosa: a quanto pare quello che mi sta succedendo non rientra nei suoi piani, o almeno non durante questo incontro.
    Non so se considerarlo un bene o un male.
    La parola "infezione" piano piano sta prendendo possesso della mia mente come, appunto, un'infezione. E purtroppo è accompagnata da una pericolosa dose di paura, che unita alla paranoia accumulata fin'ora potrebbe portare ad esiti tutt'altro che lieti.

    Sono stufa di non sapere niente, alla fine mi sembra di essere l'unica che non conosce le regole di questo gioco.
    Appena troverò il momento propizio per rinvenire -perché sì, non posso fargli capire che ho finto- gli chiederò tutto, cominciando da quello che mi sta accadendo, che è quello che mi preoccupa di più al momento.
    E poi vorrò sapere questa storia della moglie.

    Inoltre, mentre sono "svenuta" posso studiare il suo comportamento... e magari scoprire qualcosa in più.



    Immagini: 8

    *concordato con la master
    *poche immagini perché il pc è crashato mentre scattavo le foto e ho perso la voglia lei ha gli occhi chiusi e quindi non c'è nulla da mostrare. u.u Rimediato!
    Ultima modifica di Akuiyumi; 13th January 2014 alle 02:35


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  2. #22
    L'avatar di Daniela Alberghini
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    Re: [Quest GdR] Sims Afterlife - Talbot Hall

    Lawrence Talbot

    Ma di che sta parlando? Maschio o femmina cosa? Che cosa si è inventata? Un nuovo cane? Incinta? E se fosse davvero incinta? E di chi? Chi devo uccidere?
    Forse sono troppo frettoloso... Meglio aspettare di parlare con lei da soli, prima di dare di matto. Soprattutto davanti agli ospiti.
    Attendo la risposta che però non arriva, anzi vedo che chiude gli occhi e le ginocchia le cedono. L'afferro al volo per evitare che si faccia male. Tenendola in braccio mi scuso con gli ospiti e la porto nello studio adiacente.



    La sistemo sul divano dopo essermi chiuso la porta alle spalle.
    «Lynette?» La chiamo, decidendo se sia il caso o meno di prendere una boccetta d'aceto. Che sia veramente incinta? Voglio nome e cognome, l'indirizzo lo trovo facilmente da me.




    Lynette. Tuo marito è veramente preoccupato. Decidi di continuare la tua farsa o vieni allo scoperto?

  3. #23
    sim dio L'avatar di Akuiyumi
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    Re: [Quest GdR] Sims Afterlife - Talbot Hall

    Lynette Crow




    Siamo in un'altra stanza, sento la porta chiudersi dietro di noi.



    Mi fa stendere sul divano e mi chiama.

    Mi domando quanto tempo sia disposto ad aspettare. E se si stufasse, chiamasse la domestica, e mi lasciasse qui per proseguire col suo affare? Dopotutto loro dovevano solo vedermi, che importanza ha se sono sparita 2 minuti dopo?
    Se tutto fosse normale, potrei stare qui e fare l'ammalata fino alla fine dell'incontro: tanto guadagno col minimo sforzo.
    Purtroppo però la realtà è un'altra, e sapere che sta succedendo sta diventando per me di vitale importanza.

    Sono finalmente riuscita nel mio intento, cioè avere occasione di parlargli in privato. Ma da un momento all'altro potrebbero entrare gli ospiti a chiedere come sto, o per un qualsiasi altro motivo, e allora sarebbe tutto vano.
    Inoltre, non vorrei che, essendo un medico, si metta magari a fare qualche strana procedura per farmi rinvenire.

    Devo darmi una mossa.

    Dopotutto, mi è già capitato di svenire per un tempo brevissimo, anche solo un minuto, una volta. Non dovrebbe essere troppo strano, non dovrebbe generare troppi sospetti.
    Inoltre è da ieri che non mangio, e ci sta anche.

    Apro gli occhi lentamente, guardandomi in giro per capire dove mi trovo: non è difficile, dal momento che non ho veramente mai visto questa stanza.

    Sembra una specie di sala studio. Il mio sguardo passa velocemente da una libreria a un'altra, da una poltrona all'altra, fino a quando non vedo la scrivania, e lì si ferma.



    C'è un portatile lì sopra. Sarà il suo... personale? Dietro di quello vedo un telefono, altro oggetto potenzialmente utile, dato che non ho il cellulare con me.
    Continuo ad osservare la stanza finché i miei occhi non incrociano i suoi. Sembrerebbe sinceramente preoccupato.



    Apro finalmente bocca, rivelando per un momento il mio vero, sincero stato d'animo: ansia.
    "Che... dove.."

    Rimango un attimo in silenzio, come a mettere insieme i pezzi fino a capire quel che è successo. Mi rendo conto ora che, senza neanche saperlo, mi sono tenuta la pancia tutto il tempo. I suoi occhi sono fissi su di me, e per la prima volta non ho idea di come affrontare il problema.
    Non posso certo partire all'attacco accusandolo, chiedendogli cosa mi ha fatto, cosa sta succedendo: in caso mi sbagliassi mi brucerei subito qualunque altra possibilità futura di averlo dalla "mia parte".
    L'unica cosa con la quale potrei minacciarlo è questo incontro, potrei spifferare tutto agli ospiti.. sempre che poi quel tizio non sia interessato lo stesso, allora non otterrei nulla.
    Fare finta di niente e tentare la fortuna col pc è da togliere dalle opzioni: molto probabilmente sarà protetto da password, e io di certo non ho l'abilità per poter superare quel problema. C'è una possibilità che non sia protetto, ma non credo valga la pena tentare... almeno non ora. Sono sempre in tempo per tornare qui più tardi con una qualunque scusa.

    A quello ci penserò dopo, adesso devo pensare al momento.
    Innanzitutto, sarà meglio fare quella che casca dalla pianta.

    “Quanto tempo è passato?”
    "Come ti senti? Sono passati pochi minuti. Grazie al cielo ti ho afferrato in tempo..."
    Fiu, almeno ci è cascato.



    "Cosa stavi dicendo di là?" mi chiede poi, cominciando a tastarmi la pancia.
    Ok, lui è un medico, chi meglio di lui può sapere cosa sta accadendo?
    Smette, guardandomi poi negli occhi: "Sei incinta di due mesi" dice prima di alzarsi, pensieroso.
    “Cosa? Com’è possibile?”



    Solo ora realizzo quanto grave possa essere la situazione. E se, dopotutto, fossi davvero infetta? Come…

    Il mio cervello si congela, incapace di pensare qualunque cosa. In attesa di una risposta da parte sua.



    “Sarei felice di farti vedere come è possibile, ma nel tuo stato non mi pare il caso...” una battuta. Ok, se fa una battuta, allora probabilmente non è arrabbiato. Se fa una battuta, probabilmente non è nulla di serio, preoccupante.
    Almeno spero.

    Mi afferra per il polso e mi rimette in piedi con vigore, senza farmi male, tenendomi stretta come se avesse paura di una mia possibile fuga. “Ultimamente ho..."usato" il mio corpo per degli..."esperimenti", quindi c'è una piccola possibilità che questa...creatura che porti in grembo sia la mia. Potrebbe essere di qualcun altro?” Sembrerebbe anche geloso.



    No dico ma ti sembra una cosa normale? Ti sembra che vada tutto bene? Esperimenti? Che genere di esperimenti? Cosa possono causare? Sono pericolosi? Hanno effetti collaterali? Sono andati a buon fine? I mostri dell’ospedale sono frutto dei tuoi esperimenti falliti?
    E tua moglie? Che fine ha fatto? Ci è rimasta per colpa dei tuoi esperimenti? Hai fatto esperimenti pure su di lei? E’ ancora viva?
    Ti sembra il caso di starsene belli tranquilli a fare battutine?!

    E poi sembra pure geloso! Mister "non permette a nessuna donna di rimanere tutta la notte" è geloso! Questo è il colmo! Ok che mi piace ed è abile, ma non sono la sua vera moglie! E’ forse pazzo e sta tentando di sostituirmi a lei? Oh mamma, e se lo fosse davvero?

    Respira. Calma.

    Sicuramente sto diventando pazza io.
    Non mi piacciono le sorprese.

    Andiamo con ordine.

    Potrebbe essere di qualcun altro? Questo mi fa pensare che non sappia che lavoro faccio. Comunque, direi proprio di no. Di due mesi poi? Direi che me ne sarei accorta prima, no?
    “No… Che tipo di” solo a pensarci rabbrividisco “esperimenti? Potrebbe essere… pericoloso?”
    “Non permetterò a niente e nessuno di farti del male”



    Ok questo non mi rassicura per niente. Anzi, forse solo in parte. La mia ipotesi precedente sulla sua pazzia comincia a sembrare sempre più possibile…

    No basta! Perché dovrebbe essere pazzo? Magari la moglie semplicemente l’ha lasciato. O lui ha lasciato lei. Magari mi sto facendo un sacco di paranoie per niente! Non facciamoci prendere dal panico senza motivo!

    E non metterti a sparare ipotesi infondate e assurde solo perché per una volta hai davanti qualcuno che sembra tenere a te fin da subito, per quanto strano possa sembrarti!

    Se un giorno equivale alla gravidanza di 2 mesi… quanto ci metterà a nascere questo bambino? Per la fine della settimana saremo mamma e papà?
    Io… madre? Non credo di essere pronta…
    E se poi lui facesse come mio padre? Sembra che abbia preso bene la notizia… ma non si sa mai…
    Sicuramente ha la possibilità di mantenerci entrambi.

    Sì, ecco, bene. Pensiamo agli aspetti positivi.

    C’è un’altra faccenda da sistemare: la moglie, quella vera.

    Tanto vale indagare pure su quello “Eri.. davvero sposato? Lei dov'è?”






    *concordato con la master

    Immagini: 9


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  4. #24
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    Re: [Quest GdR] Sims Afterlife - Talbot Hall

    Lawrence Talbot


    La domanda fatidica. Tutta colpa dei Kiyomizu! Se quella sciacquetta si fosse fatta gli affaracci suoi, ora non dovevo dare risposte scomode.


    Faccio un sospiro, mentre mi avvicino al telefono e chiamo la domestica. «Qualcosa da mangiare, per favore. Nello studio.» Potrebbe essere, anzi con ogni probabilità è, incinta di me. Non vorrei che le mancasse qualcosa...
    Poi torno vicino a lei e mi appoggio sul bracciolo della poltrona.
    «Sì. Sono stato sposato... Ci conoscevamo da cinque anni e stavamo assieme da tre. Al terzo anno di frequentazione lei mi diede un ultimatum. "O ci sposiamo", mi disse, "oppure chiudiamo qui". Io non ero innamorato. A dirla tutta non l'ho mai amata. Però le volevo bene, come non ne avevo mai voluto a nessuno. Era una persona dolce, solare, anche un po' folle. Aveva tutte quelle qualità che avrei voluto rivedere in me.» Mi alzo, vado verso la scrivania e da un cassetto prendo due foto. Gliele porgo.


    «Eccola, è lei. Era lei. E' morta due anni fa. All'epoca avevo già preso i primi contatti con gli orientali, per vendere un prodotto farmaceutico. Loro, i Kiyomizu, fanno affari solo con uomini sposati e non mi ero preso la briga di informarli della scomparsa di Gwen. Così si chiamava.»
    Sento due colpi alla porta. E' Martha, con un vassoio di salmone alla griglia.


    Lo poggia sulla scrivania e aspetto che esca, prima di proseguire. «Mangia.» Le ordino, con tono dolce, indicando il vassoio. Poi riprendo a parlare. «Ieri ero vagamente preoccupato. Mancavano poco più di ventiquattr'ore all'incontro e mia moglie non si sarebbe potuta presentare. Poi, ecco arrivare la sua copia migliorata. E' venuta direttamente lei da me: non ho potuto fare a meno di chiedere alla mia collega un cambio di paziente. Sai, era una possibilità su un milione...» Anche perché... No, forse questo sarebbe meglio tenermelo per me. «Ecco. Questo è tutto. Ah, e se te lo richiede: sì, quel vestito lo conservi ancora» La osservo, nel tentativo di cogliere ogni sfumatura della sua espressione...





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    Lynette Crow

  5. #25
    sim dio L'avatar di Akuiyumi
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    Re: [Quest GdR] Sims Afterlife - Talbot Hall

    Lynette Crow




    Esordisce con un sospiro, dirigendosi verso il telefono e ordinando di portare qualcosa da mangiare.
    Non deve aver fatto una bella fine.



    «Sì. Sono stato sposato... Ci conoscevamo da cinque anni e stavamo assieme da tre. Al terzo anno di frequentazione lei mi diede un ultimatum. "O ci sposiamo", mi disse, "oppure chiudiamo qui". Io non ero innamorato. A dirla tutta non l'ho mai amata. Però le volevo bene, come non ne avevo mai voluto a nessuno. Era una persona dolce, solare, anche un po' folle. Aveva tutte quelle qualità che avrei voluto rivedere in me.»



    Però, ha avuto un bel coraggio la mogliettina. E, soprattutto, le è andata bene.
    Finché è durata.
    Non posso fare a meno di farmi una risatina mentale di scherno.

    Va verso la scrivania, prendendo qualcosa da uno dei cassetti.
    Foto.
    Ora finalmente ne saprò come la chiacchierona qua fuori... o quasi. Quelle come lei ne sanno sempre una in più.

    Me le porge.



    «Eccola, è lei. Era lei. E' morta due anni fa. All'epoca avevo già preso i primi contatti con gli orientali, per vendere un prodotto farmaceutico. Loro, i Kiyomizu, fanno affari solo con uomini sposati e non mi ero preso la briga di informarli della scomparsa di Gwen. Così si chiamava.»

    Morta. Mi chiedo in che circostanze.
    Ma non posso chiederglielo, non ora almeno. Sarebbe come rigirare il coltello nella piaga.
    Che poi alla fine si è sposato con un'amica. Interessante il fatto che abbia voluto precisare che non era innamorato.

    Beh, un problema in meno.
    Spero solo che, per sbaglio, non mi chiami Gwen, altrimenti abbiamo chiuso anche subito.



    Aspetta, cos'ho appena pensato? Sto seriamente pensando di dargli una possibilità per fare sul serio? Cos'è tutto questo.. sentimento?
    Sarà sicuramente colpa del fatto che sono incinta.
    Oddio l'ho detto. Sono incinta.
    No, no.
    Io non ho intenzione di sposarmi, non prenderò il suo cognome, mio figlio/a porterà il mio.
    La libertà prima di tutto.

    Ma che cavolo sto dicendo? Mi lamento di mio padre e lo odio perché se ne è sempre fregato bellamente, e adesso voglio far fare a lui la stessa cosa?
    Sempre che lui lo permetta poi, ho idea che non mollerebbe la presa tanto facilmente.
    E vogliamo parlare delle sue avventure alle quali non permette di rimanere fino al mattino dopo? Sarà un'abitudine di sempre, o l'ha presa dopo che è morta la moglie?



    Però... se mi sposassi poi non potrebbe più tirarsi indietro, sarebbe costretto a pagarmi.
    Matrimonio... già mi sento male.
    No, basta. Magari lui sarà il primo a non essere interessato.

    Torniamo alla moglie morta.
    Ci credo che quella ha detto che sono meglio che in foto. Mi sarei offesa se avesse detto il contrario.

    La cosa però ancora non mi convince, ha detto loro che era sposato, ma non gli ha mai rivelato il nome della moglie?
    Mi pare strano, considerato quanto sia curiosa e pettegola quella di là.
    Se ti prendi la briga di chiedere alla persona con la quale fai affari se è sposata o meno, se ti prendi la briga di chiedere di vedere delle foto, non ti prendi la briga di chiedere come si chiama? O qualche altra informazione in più?
    O sono tutti e due idioti e non si ricordano il nome?
    Lo escludo.

    Arriva la domestica, portando con sé un piatto di salmone alla griglia. Lo mette sulla scrivania, poi esce.

    «Mangia.» Mi dice con tono tutt'altro che prepotente. Sì, ok. Non mollerebbe la presa facilmente.



    Riprende a parlare "Ieri ero vagamente preoccupato. Mancavano poco più di ventiquattr'ore all'incontro e mia moglie non si sarebbe potuta presentare. Poi, ecco arrivare la sua copia migliorata."

    La sua cosa? La sua COPIA? Ha forse deciso di morire?! Io non sono la copia di nessuno!



    Non lo picchio solo perché ha detto che sono meglio di lei.
    E perché altrimenti, poi chi mi manterrebbe?

    Decido di reprimere l'istinto omicida buttandomi su quel piatto di salmone. E' da ieri che non mangio, e d'ora in poi dovrò mangiare per due.
    E se sono gemelli?
    No no via, non ci pensiamo.

    Certo però che è demoralizzante, ho sempre fatto colpo per le mie... abilità o per il mio aspetto, non perché ero vagamente somigliante a qualcun altro.
    E' deprimente, talmente deprimente che mi viene quasi da piangere.
    Smetto anche di mangiare di colpo, improvvisamente il salmone è l'ultimo sapore che voglio sentire.
    Gelato alla stracciatella. Ecco cosa voglio.

    Da tirargli addosso.
    Assieme a tutta la confezione.
    Così non dice più che sono simile a quell'altra.

    Prendo il bicchiere d'acqua che è sul vassoio, e mi viene l'impulso irrefrenabile di tirarglielo in faccia.



    Guardo l'acqua del bicchiere, poi guardo lui mentre parla. La mia mano trema.







    Riesco a controllarmi e bevo.

    "E' venuta direttamente lei da me: non ho potuto fare a meno di chiedere alla mia collega un cambio di paziente. Sai, era una possibilità su un milione... Ecco. Questo è tutto. Ah, e se te lo richiede: sì, quel vestito lo conservi ancora".
    Credo di essermi quasi strozzata. Dannata acqua.



    Cosacome? Quindi è stato tutto per uno stupidissimo caso? La mia grossa teoria su una possibile cospirazione non ha niente a che vedere con tutto ciò?
    Quindi lui... non sa che lavoro faccio.

    No no no no no no no no no no!
    Non va bene.
    Non va bene per niente!

    Chissà come reagirebbe se sapesse che la madre di suo figlio è una prostituta... e prima o poi sicuramente lo verrà a sapere.
    A meno che..
    Devo fare in modo che si trasferisca da un'altra parte. Sì.
    In un altro continente, dove nessuno mi conosce e dove lui non può venire a saperlo.
    E se mi chiede che lavoro faccio? Devo inventarmi qualcosa.
    Sono disoccupata.
    E se poi vuole vedere casa mia? E poi... potrebbe incontrare qualcuno di compromettente.
    Morire! Sì, devo fingermi morta. Devo inscenare la mia morte. Devo dare fuoco all'appartamento!
    Poi gli chiedo di fare finta di essere un medico legale, così dice che il cadavere bruciato trovato nell'appartamento è mio, e così fine della storia.
    E come glielo spiego che devo fingere di essere morta?

    Con i soldi di questo (ormai ex) lavoro posso comprarmi una nuova identità: documenti nuovi, vita nuova.
    E poi dirgli che all'ospedale ho usato una identità falsa.
    Come gli spiego che ho dovuto usare un'identità falsa?

    Non c'è via d'uscita.

    Forse, se glielo dicessi ora, non si arrabbierebbe più di tanto perché penserebbe al bambino... Non sono sicura di voler confutare questa ipotesi.
    Ok, devo tentare di tenerglielo nascosto fin quando non potrò fare a meno di lui, fin quando saprò tutto ciò che devo sapere, o fin quando lui non potrà più tirarsi indietro.

    "Mi dispiace, non pensavo" invece sì e meno male, non voglio che debba pagare il mantenimento a qualcun altro "che fosse.. morta."




    "Come facciamo adesso? Quanto durerà la gravidanza?" sono sinceramente spaventata, e non provo nemmeno a nasconderlo "Se è così veloce a crescere adesso, quando sarà nato sarà lo stesso?" Magari nel giro di una settimana invecchia e muore. Il figlio più veloce della storia.

    Gli ospiti!
    Sono ancora di là che aspettano!
    Questa compravendita deve andare a buon fine, altrimenti disporrò di 10 miliardi in meno.




    "E gli ospiti? Sarà meglio tornare di là... C'è qualche altro argomento che dovrei evitare o qualche cosa che dovrei sapere per recitare meglio la mia parte? Più che altro, visto che Xiu mi sembra molto chiacchierona..."



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  6. #26
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    Re: [Quest GdR] Sims Afterlife - Talbot Hall

    Lawrence Talbot


    «Come facciamo adesso? Quanto durerà la gravidanza? Se è così veloce a crescere adesso, quando sarà nato sarà lo stesso? E gli ospiti? Sarà meglio tornare di là... C'è qualche altro argomento che dovrei evitare o qualche cosa che dovrei sapere per recitare meglio la mia parte? Più che altro, visto che Xiu mi sembra molto chiacchierona...»

    È ovviamente preoccupata, ma io voglio farla sentire al sicuro.
    «Ti farò certamente tutte le analisi necessarie. Non appena gli ospiti se ne saranno andati» Voglio tranquillizzarla. «Se in un giorno la gravidanza è arrivata a ben due mesi, significa che domani sarai già al quarto mese, e se continua a crescere in questo modo potrebbe nascere un settimino»
    Non ho idea di cosa sta crescendo dentro di lei. Ma voglio questo bambino.
    «Il salmone fa bene al feto» Osservo il piatto. Non lo ha mangiato tutto. Forse avrei dovuto essere più convincente.
    «Adesso facciamo quello che fanno tutte le coppie sposate» Le metto un braccio attorno alla vita e l'accompagno verso la porta per tornare nel salone. «Non hai simpatia per Xiu? Credevo ti piacesse il suono della sua voce» Mi viene da sorridere. Ammetto che la strozzerei volentieri.


    Spalanco la porta. «Scusate signori» Mi rivolgo agli ospiti. «Un lieve mancamento» Accompagno Lynette alla poltrona di fianco al camino, se dovesse avere un capogiro avrebbe un ottimo sostegno.
    «Oooh! Grazie al cielo, cara! Mi ha fatto preoccupare così tanto! Ho bisogno del bagno. Può farmi strada, signor Talbot?» Di nuovo quella voce... Non posso certo comportarmi da maleducato.



    «Certamente, per di qua»
    Indico la porta che conduce al corridoio, lanciando un ultima occhiata a Lynette...




    Intermezzo


    Lynette. Vedi sparire tuo marito dietro quella porta con la tua "nuova migliore amica".
    Ti accorgi che il signor Soshito ti guarda, ti osserva...troppo. Con uno sguardo desideroso di qualcosa.


    «Lei è davvero bella...signora Talbot. Io ho tanti, davvero tanti soldi, sa'?» Si avvicina verso di te, facendoti indietreggiare. «E scommetto che deve ancora provarlo un vero uomo» Ti spinge al muro e cerca di alzarti la gonna. Ti prende alla sprovvista, di sicuro avevi altri pensieri per la testa.


    «Non come quel finto uomo che hai sposato» Prova a baciarti. È più mostro lui o quello che hai visto in ospedale?









    Chiami aiuto? Ti difendi da sola?

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    Lynette Crow

  7. #27
    sim dio L'avatar di Akuiyumi
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    Re: [Quest GdR] Sims Afterlife - Talbot Hall

    Lynette Crow





    E se ci fosse complicazioni di qualche tipo?
    E se partorissi qualcosa di mostruoso, tipo quei mostri dell'ospedale?



    «Ti farò certamente tutte le analisi necessarie. Non appena gli ospiti se ne saranno andati» dice con un tono rassicurante «Se in un giorno la gravidanza è arrivata a ben due mesi, significa che domani sarai già al quarto mese, e se continua a crescere in questo modo potrebbe nascere un settimino»

    Ok, sembra un buon piano. Sembra sensato.
    Mi sto lentamente abituando all'idea di essere incinta, ma non sono ancora psicologicamente pronta per affrontare un parto.

    Ma sì dai, e poi perché dovrebbe essere un mostro? Non mi pare proprio che il padre lo sia.
    Pensiamo a concludere in fretta con gli ospiti, poi potrò saperne di più, potrò sapere meglio cosa mi aspetta.

    Vedo che guarda il piatto che Martha aveva portato, quel salmone che ho leggermente mangiucchiato. «Il salmone fa bene al feto» Ci tiene proprio tanto, eh? D'accordo, se proseguiamo con l'incontro e andiamo a cena, lo mangerò.
    Dopo aver mangiato del gelato alla stracciatella. Quello fa bene a me, alla mia salute mentale.

    «Adesso facciamo quello che fanno tutte le coppie sposate» mi accompagna alla porta mettendomi un braccio in vita «Non hai simpatia per Xiu? Credevo ti piacesse il suono della sua voce»



    Sorrido, pensando a cosa le farei per farla stare zitta. Anche se è grazie a lei che finalmente abbiamo potuto parlare e ci siamo chiariti.
    Ci è riuscito.
    E' riuscito a farmi cambiare umore in un lampo, con una semplice frase.

    Forse, dopotutto, non è così.... male.

    Voglio dire, finora è stato premuroso, gentile e disponibile. Nonché bendisposto, in più sembra abbia preso molto bene la notizia della gravidanza.
    Sono io che mi sono fatta tutte le paranoie.. per niente poi! Sono solo io che penso sempre al peggio.

    Il fatto è che non posso farne a meno, non riesco a fare a meno di pensare all'esito più negativo di ogni azione.
    Almeno, in caso dovessi sbagliarmi, ne sarei felice. Come ora.

    Apre la porta «Scusate signori, un lieve mancamento»



    Mi accompagna poi al caminetto, dove si trovano le poltrone.

    Vocina stridula ci viene incontro, seguita dal marito.
    «Oooh! Grazie al cielo, cara! Mi ha fatto preoccupare così tanto! Ho bisogno del bagno. Può farmi strada, signor Talbot?»



    E ti pareva! Ovviamente non poteva stare zitta un attimo.

    «Certamente, per di qua» le indica lui dirigendosi verso la porta, facendole strada.
    Sorrido all'idea che ora sarà lui a doversela sorbire, almeno per un po'.
    Che poi non sembra neanche così antipatica, a parte l'evidente voglia di spettegolare. Ma è quella vocina che proprio la rende odiosa.

    Si allontanano e la porta si chiude dietro di loro. Rilasso le orecchie, godendomi questi pochi minuti di silenzio in cui lei non c'è.

    Vedo che il tizio qui davanti mi guarda in modo strano. Mi fissa.



    E' forse arrabbiato perché gli ho fatto perdere tempo con la mia messa in scena?
    E se adesso decidesse di non comprare più niente?

    Eppure non sembra arrabbiato... sembra più.. interessato. Come se volesse qualcosa.

    «Lei è davvero bella...signora Talbot. Io ho tanti, davvero tanti soldi, sa'?» Lo guardo.



    Oh no. Che abbia capito chi sono? Che abbia capito cosa sono?
    Indietreggio, spaventata.
    Le cose si erano appena aggiustate. Oddio, aggiustate forse è dire troppo, però stava finalmente andando tutto.. bene. Mi ero appena tranquillizzata.
    In pochi secondi mi viene una paura folle, come se mi stesse puntando una pistola contro, come se con quella semplice frase mi stesse minacciando di morte.

    «E scommetto che deve ancora provarlo un vero uomo» E' questione di un attimo.
    Mi spinge contro il muro, immobilizzandomi, tentando di alzarmi la gonna.



    Mi prende talmente alla sprovvista che non riesco a emettere un fiato, mi manca del tutto la voce.

    No, non di nuovo.
    Il mio cervello è congelato, non riesco a reagire, non riesco a pensare.
    Riesco solo a rivivere quella situazione.



    «Non come quel finto uomo che hai sposato» tenta di baciarmi.
    Il pensiero che possa riuscirci, o che possa riuscire a farmi altro, soprattutto visto che sono anche incinta, mi provoca un disgusto, una rabbia talmente forti che riescono a risvegliarmi da quello stato di shock.
    No, non posso permetterlo, non questa volta.

    "Lasciami!" gli dico.
    Come se potesse servire a qualcosa.
    "Ahhhhhhh!!" caccio un urlo, sperando che Lawrence non si sia allontanato troppo: non ho idea di dove sia questo maledetto bagno.



    In questo momento vorrei avere la stessa vocina fastidiosa di Xiu.
    Lei, sporca schifosa doppiogiochista. Scommetto che lo sapeva, che l'ha fatto apposta. Per questo era tanto ansiosa di vedermi, per questo sono interessati a fare affari solo con uomini sposati.

    Raccolgo tutta la mia rabbia e forza di volontà e tento di dargli una ginocchiata là dove non batte il sole, a ciò a cui tiene di più.

    Se non dovesse funzionare, tenterò di tirare fuori il coltello da difesa che porto sempre con me con l'intento di minacciarlo, tenerlo a distanza e uscire dalla stanza cercando Lawrence. Vorrei, se possibile, evitare di ferirlo gravemente, o di ucciderlo; ma se non avrò altra scelta, non mi farò scrupoli: la mia, la nostra, vita prima di tutto.

    Se invece funzionasse, tenterò di scappare via chiamando aiuto, verso la porta dalla quale mio marito e Xiu sono usciti, per riuscire in qualche modo a raggiungerli o a incontrare qualcuno dei domestici.




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  8. #28
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    Re: [Quest GdR] Sims Afterlife - Talbot Hall

    Intermezzo


    Lynette. Urli, ma in un primo momento sembra non sentirti nessuno. Eppure Lawrence non deve essere andato tanto lontano.
    Con tutta la forza che hai, carichi il tuo colpo. Una ginocchiata ben assestata funziona sempre. E così sia.
    Soshito si accascia a terra e grugnisce dal dolore. Riesci quindi ad avere via libera per la fuga. Ma il mostro si rialza, imbestialito. «Dove credi di andare?» Ti afferra per il braccio e non ti lascia. È più forte di te.
    Ti rispinge verso il muro. Sei preoccupata per te o la "cosa" che porti in grembo?
    «Corri da quell'impotente di tuo marito?» Sei al punto di partenza. Stai per afferrare il tuo coltello quando la porta si spalanca.
    Scorgi una figura familiare: è Lawrence. Ti avrà sentita per poi correre subito da te?
    Noti qualcosa di diverso e strano nei suoi occhi mentre si avvicina.




    Tutto si svolge molto rapidamente.
    Lawrence ti stacca il mostro di dosso, appiccicandolo al muro con una spinta e con l'avambraccio lo blocca per il collo. Con la mano libera gli afferra la testa mentre continua a fare pressione con il braccio.




    Come in una scena degna di Tarantino, gli schizzi di sangue si spargono per tutta la stanza e vedi Lawrence con in mano la testa mozzata di Soshito. La lascia cadere a terra. Rotola fino ai piedi del pregiato e delicato divano in pelle, bianco.
    Ti viene un conato di vomito represso dalla vocina stridula della novella vedova. «Ohmiodio!» Ha assistito a gran parte della scena.
    Lawrence, sentendo la vocina si gira un'istante verso di te, e vedi i suoi occhi tornare al loro azzurro naturale. Poi volge lo sguardo su Xiu e i suoi occhi riassumo quel colore strano e innaturale. Come una tigre, si avventa sulla sua cena. L'afferra per il collo, sollevandola da terra.




    Sta a te adesso decidere: fermi la Bestia o lasci che sfoghi la sua rabbia?


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    Lynette Crow

  9. #29
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    Re: [Quest GdR] Sims Afterlife - Talbot Hall

    Lynette Crow



    La mira è perfetta, la forza è abbastanza: l'essere immondo cade a terra dolorante.



    Intravedo una via di fuga e la colgo al volo.
    Scappo verso la porta, ma qualcosa mi blocca, mi sento tirare indietro.



    E' lui che, riuscito a riprendersi, mi sta tenendo per un braccio.

    La scena si ripete, e io mi trovo di nuovo contro quel muro che ormai non riesco neanche più a vedere.



    Blatera qualcos'altro mentre io provo a divincolarmi di nuovo, ma senza successo. Sono debole, troppo debole per riuscire a togliermelo di dosso con la sola forza delle mani nude.
    Sono sempre più nel panico, sto per tirare fuori il coltello da difesa, quando la porta si apre di scatto e lo vedo: mio marito.

    Allora urlare è servito a qualcosa.

    Si avvicina.
    I... i suoi occhi...
    Stanno... cambiando colore?

    [MALEDETTO LINK]
    = 1 foto <.<

    Com'è possibile? So che a questo punto non dovrei stupirmi più di niente, ma non ci riesco.

    Mi libera dalla presa di Soshito, lo tiene fermo contro il muro. Ha una forza... una ferocia.... non umane. Cos'è diventato? E'... è in grado di controllarsi? Di riconoscere le persone?



    Cerco di allontanarmi senza far rumore: non ci tengo a scoprirlo sulla mia pelle.
    Gli preme un braccio sul collo, con l'altra mano gli tiene la testa... continua a premere, premere, premere...
    Voglio distogliere lo sguardo, ma non riesco a farlo.

    Sangue ovunque.
    La testa mozzata di Soshito rotola per terra in una pozza di sangue, vicino al divano.



    Mi si stringe lo stomaco, sento che sto per vomitare quel poco che ho mangiato.

    «Ohmiodio!»



    Voce stridula attira l'attenzione nella stanza.
    Stupida donna! Non poteva stare zitta nemmeno in questo momento, vero? Ci farà ammazzare entrambe!
    Lawrence.. o quello che fino a pochi minuti fa era lui, si gira... verso di me!
    No! Non sono io che ho urlato!



    Indietreggio terrorizzata. Qualunque arma possa avere con me non servirebbe a difendermi da lui..

    Mi guarda, e da un momento all'altro mi aspetto di essere la prossima vittima della giornata.
    Il mio cuore si ferma per un istante quando i suoi occhi incrociano i miei.
    Sono... sono tornati al loro colore originario. Sono... azzurri.



    Sembra tornato normale.. per quanto normale possa ormai essere. Sembra tornato sé stesso.

    L'effetto dura poco, perché non appena si gira verso Xiu ritorna a essere... quella cosa.

    Riesco finalmente a riprendere a respirare.
    Dunque è una.... trasformazione.... voluta? Riesce a controllarsi?
    Che razza di esperimenti ha fatto?
    E... nostro figlio... cosa sarà?

    La mossa seguente di Lawrence mi distoglie dai miei pensieri.

    Dopo averla localizzata, le si avventa contro.
    L'afferra per il collo e la alza da terra. L'intenzione è evidente: farle raggiungere il suo ormai defunto marito.



    Se fosse vero che riesce a frenarsi, potrei essere l'unica in grado di fermarlo, in grado di salvare quella fastidiosa vocina.

    Ma perché dovrei rischiare di sbagliarmi?
    Mi pare ovvio che, a questo punto, l'affare sia saltato; utilità non ne ha. Anzi, sarebbe solo una fastidiosa testimone che non sa stare zitta. Neanche quando ne va della sua vita.
    In più, suo marito stava per fare qualcosa di ben peggiore. E sono sicura che lei lo sapeva.

    Se lo merita.

    Resto del tutto immobile, ancora terrorizzata e sotto shock, ad osservare la scena.



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  10. #30
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    Re: [Quest GdR] Sims Afterlife - Talbot Hall

    Intermezzo

    Passano otto minuti prima che un uomo muoia per strangolamento. Per una donna sono cinque. E infatti sono gli interminabiliti minuti che passano prima che Xiu si accascia a terra, ai piedi di Lawrence, morta.
    Godetevi il silenzio.
    Lynette. Il tuo eroe ti ha salvato. E se non fosse l'eroe? E se fosse il cattivo?


    Lawrence Talbot


    Guardo il cadavere della donna a terra. È successo di nuovo. Socchiudo gli occhi, alla ricerca della concentrazione. Devo avere più autocontrollo. Non posso uccidere chiunque mi faccia arrabbiare, potrei rischiare guai grossi. Una donna, poi... Non si toccano le donne. Almeno sono riuscito a mantenere la calma questa notte con Lynette. Anche se quando si tratta di rabbia non riesco a fermarmi... Quella ragazza deve avere effetto sedativo, su di me.
    Mi volto. Il sangue è in bella mostra sul pavimento e sulle mura. «Martha non ne sarà contenta» Be', almeno non è andata come l'ultima volta...
    Poi il mio sguardo incontra quello di Lynette. È spaventata. Ha paura di me. Mi avvicino a lei. Lentamente, con molta cautela. Non vorrei spaventarla ulteriormente. «Quando ho visto questo verme addosso a te non ci ho visto più...» Non me ne pento affatto. Cerco di sfiorarle la guancia, ma rinuncio subito nell'intento, rendendomi conto di temere un rifiuto. Distolgo lo sguardo per un attimo.
    «Spero almeno che nella valigetta che quel bast**do ha consegnato ad Alfred al suo arrivo ci siano tutti i soldi» Torno a guardare Lynette. Sono preoccupato per lei. «Tu come stai?» Questo stress a cui l'ho fatta assistere di certo non fa bene al bambino. Senza contare che, avendo portato a termine il lavoro che le avevo chiesto di fare, sarebbe anche libera di andarsene.
    Eppure questa creautura che ha dentro di sé cambia tutto. Non la lascerò andare via, devo scoprire di che si tratta.
    «Hai fame? Vuoi riposarti?»




    Intermezzo


    Il tuo sposo aveva intenzioni di uccidere i suoi ospiti in qualsiasi caso?
    Comunque è preoccupato per te, per la tua salute. Proprio quando chiede di cosa hai bisogno, senti qualcosa dentro di te che si muove. Sta scalciando? Come è possibile?
    Se ti guardi il ventre riesci a vederlo più gonfio di prima...


    Turnazione

    Lynette Crow

 

 
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