Talbot Hall

Anthony hai preso la tua decisione, dopo qualche tentativo, girovagando per la grande villa, intravedi una valigetta in quello che è a tutti gli effetti il salotto. Dai una occhiata fugace al suo contenuto, vi sono svariati fogli, uno sembra essere un contratto, si parla di un siero, lo stesso che hai sentito nominare in precedenza, ma non c’è troppo tempo per pensarci, prendi il tutto e fuggi via, approfittando del momento.


Varcata la soglia ti rendi conto che l’unico modo per velocizzare il tutto ed evitare che Lawrence o qualche altro pazzo furioso sbucato dal nulla ti assalga, decidi di prendere la sua auto in “prestito”, in fondo grazie al tuo mestiere, conosci i modi più comuni di scassinare una portiera. Una volta avviato il motore facendo contatto con i fili, senti un forte rumore, ti rendi conto che il cielo è attraversato da numerosi elicotteri, sono militari ed hanno quelli che sembrano essere dei veri e propri missili. Si dirigono verso la zona in cui si trova la palazzina, è il centro abitato, la tua collega e gli altri tuoi conoscenti sono sicuramente ancora lì, cosa sta accadendo? Devi verificare di persona, la centrale potrà aspettare, questa è una questione più urgente. Premi sull’acceleratore e ti dirigi alla household. La starda è invasa da esseri terrificanti, mostri usciti da chissà quale film dell’horror, sarà tutto collegato? Arrivi a destinazione, riesci ad evitare alcuni esseri che si dirigono verso l’auto e correndo entri nella palazzina.
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“Ti porto nella stanza da letto” Lawrence prende tra le braccia Lynette e con passi veloci la trasporta sul proprio talamo, la ragazza è preda di dolori lancinanti, il bambino è forte e le acque ormai sono rotte.
“Morirò, me lo sento”
“No, non morirai”


Lawrence estrae una siringa dal cassetto, una delle proprie, quelle che usa per sedarsi in caso di necessità e la inietta direttamente attraverso il pancione della donna, in un punto in cui è certo che non possa nuocere al bambino. Pochi istanti ed i movimenti della piccola creatura diventano meno energici, la pancia non sembra più muoversi in maniera innaturale e le urla di Lyn, di conseguenza, meno sofferenti. Ma il parto è ormai in atto e, a breve, una nuova vita verrà alla luce.
“E’ femmina, una… bellissima bambina”


L'uomo osserva la figlia quasi in estasi, non sembra lui, in fondo ha sempre desiderato avere un bambino ed una famiglia.
Un boato proviene dall’esterno, Talbot affida la bambina tra le braccia della neomadre e si affaccia alla finestra. Punta lo sguardo in alto e nota gli elicotteri militari.


“Maledizione Frank!”
Poi il suo sguardo si posa sulla sua auto, che l’ospite indesiderato sta scassinando con la valigetta in una mano, per poi fuggire via.
Come una furia si avvicina alla sorella e l’afferra per un braccio “Christine, devi prendere Lyn e portarla via con nostra figlia…”
“Ma non può affrontare un viaggio, ha appena…”
“Non fare domande, devi farlo ora, andate il più lontano possibile, non fermatevi mai, esci fuori dalla città, ma dovete farlo adesso”


“…Sì, lo farò”

L’uomo prende nuovamente in braccio Lyn, mentre Christine si occupa della piccola ancora senza nome, si dirigono ad un fuoristrada nel garage, dove vi sono altre auto dell’uomo. Apre la portiera del lato posteriore e stende la donna, dandole in braccio la bambina “Andrà tutto bene, ci vedremo appena sistemo questa questione, te lo prometto” dicendo ciò, le dona un ultimo bacio.
“Chris… mi raccomando”
Lawrence sale a bordo della sua Lamborghini e corre via in velocità

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