CAPITOLO 9 - SECONDA PARTE -
SID VISCIOUS
Lily ed Alex non presero più questo discorso per tutta la mattinata e si ritrovarono davanti al grattacielo della Soul Production in tempo per la riunione. Lily era febbricitante all'idea di incontrare gli altri attori, di prendere nota del giorno di inizio delle prove, di iniziare finalmente questa avventura. A lei i cambiamenti non erano mai dispiaciuti ma anzi, l'avevano sempre eccitata, entusiasmata. Si gettava a capofitto in ogni nuova impresa con energia e passione e Nemesis non avrebbe certo fatto eccezione. Avrebbe anche rivisto Adrian ma cercava di soffocare questo pensiero perchè intuiva da dove nascesse questa voglia di riaverlo davanti agli occhi. Era cotta di lui, invaghita, affascinata. Non era mai stata legata a nessun ragazzo e s'era ripromessa che con lui non sarebbe stato diverso. Aveva rigettato le parole di Alex della mattina, ma esse erano rimaste a vagare nella sua memoria, ad echeggiare tra le pareti della mente per poi essere messe da parte in uno scatolone pronto, però, ad essere riaperto.
La signorina Ketcher li salutò con il suo solito zelo e li annunciò entrando nell'ufficio di Adrian. Lui era in piedi vicino alla scrivania, in un bel completo nero gessato e sorrideva alla gente che gli era di fronte. Il cast al completo senza dubbio. Tutti tacquero e si voltarono verso Alex e Lily al loro ingresso, ma suonò un fischio che interruppe quel momento di tensione.
Jason: "Accidenti, che schianto! Adrian, stavolta hai superato te stesso!" disse un uomo giovane, sulla trentina, avvicinandosi a Lily con fare da marpione.
"Mi chiamo Jason Baker, mi conoscerai certo per film come Stalloni selvaggi, in cui interpreto il protagonista... in Nemesis farai Marine/Christabel?... bhe io sarò il tuo Josh e non vedo l'ora di girare insieme a te la scena della doccia".
Lily ricordava vagamente il viso di quell'uomo ma quel film non l'aveva proprio visto. Poteva quasi scorgere la bava da lumacone pendere dalla sua bocca e la direzione degli occhi dritta sulla scollatura di quel tubino nero che, accidenti, non era forse il più adatto per quell'occasione. Ma eccolo, era Josh! Quante volte si era immaginata la faccia del suo coprotagonista, di quel personaggio così importante e principale che muoveva tutto il canovaccio? Restò un pò perplessa: Josh aveva un carattere riflessivo e triste e quello là sembrava preso da un circo, anche se era indubbiamente parecchio carino. Bavoso, ma carino.
Adrian: "Non storcere il nasino, Lily, so che Jason può sembrare un idiota, ma in realtà è un ottimo attore ed è perfetto nella parte di Josh... comunque, Jason non spaventarmi la fanciulla, così posso presentarla al resto della cast... well, lei è Lily Parker, ha vent'anni e frequenta il primo anno di arti drammatiche qui a Bridgeport... nonostante la scarsa esperienza, è un'attrice dotata e molto promettente, sono certo che lavorerete tutti benissimo con lei... questo ragazzo, invece, è Alex Barberini, l'autore che ha creato Nemesis... è lui che ha scoperto Lily ed è un ragazzo molto serio e professionale, nonostante la giovane età... inoltre, non è superbo come il novanta per cento degli scrittori, quindi se avete dei dubbi sui personaggi potete chiedere tranquillamente anche a lui" presentò con professionalità. Quelle parole l'avevano lusingata. Arrossì a sentire quanta fiducia lui avesse nel suo talento e si ripromise che non l'avrebbe deluso. Questo non sarebbe stato come al solito, questa volta non avrebbe deluso chi credeva in lei.
Nella carrellata di volti che le si ponevano davanti, Lily riconobbe subito Melissa, che avrebbe interpretato la parte di Samantha. La ragazza, bruna e con gli stessi occhi verdi di suo fratello, le si avvicinò sorridendole, dandole il benvenuto e sussurrandole una frase velenosa.
Melissa: "Rivali nella vita e sul set eh? E' un pò imbarazzante, ma non pensare che l'avrai vinta come in Nemesis"
La cosa era in effetti "imbarazzante": in Nemesis, Josh era fidanzato con Sam che tradiva con Marine; la stessa cosa era successa più o meno nella realtà, dove Alex aveva mollato lei per uscire con Lily.
"Ma prenditelo pure" pensò Lily mentre cercava di smussare quella freddura con un sorriso. Gli altri membri del cast, invece, furono tutti molto gentili. Si complimentarono con Alex, e chiesero già dei consigli su come andava interpretata la psicologia di quel dato personaggio. Lily scorse negli occhi dell'amico della soddisfazione, una luce che appare quando si discute di qualcosa che si ama. Per Alex, Nemesis era importante, e anche lui credeva in lei. No, non avrebbe deluso nemmeno lui, doveva dimostrare di che pasta era fatta. Doveva dimostrare che suo padre si sbagliava, che qualcosa di buono l'avrebbe combinata nella vita.
Tutti però furono richiamati all'ordine da un colpo di tosse di Meg Ketcher, che aveva da comunicare cose molto importanti.
Ketcher: "Allora, signori, le cartelle che vi sto consegnando contengono tutti i dettagli delle riprese, orari, copione, iniziative pubblicitarie, istruzioni su come comportarsi con la stampa. Comunque, vi avviso che la maggior parte del film sarà girato in Italia, in una località in Toscana vicino Montevista, dove saremo tutti ospiti della villa di proprietà della famiglia Mangiamorte. Staremo lì un massimo di sei mesi, ma certamente meno, in cui finiremo le scene più importanti, il resto sarà ricostruito qui in studio e girato a Bridgeport, soprattutto gli interni. Abbiamo preferito iniziare con le riprese interne qui a Bridgeport, così da ritrovarci all'inizio dell'estate per le esterne in Italia. Il calendario dei vostri turni è nella cartellina, mi raccomando la puntualità. Signorina Parker, lei in particolar modo, il suo primo giorno cade tra una settimana alle 8,00... spero di non doverla attendere troppo" disse inforcandosi gli occhiali.
Come si permetteva quella vecchia gallina slavata di mettere in discussione la sua puntualità? Non aveva mai dato motivo di credere che lei fosse una ritardataria. Anzi, era stata sempre puntualissima agli appuntamenti che aveva avuto alla Soul Production! Poi, perchè aveva preso proprio lei di mira? La odiava. Lily ne era sicura: la signorina Ketcher la odiava. Forse quel "signorina" alla sua età rendeva le donne più acide del solito. Le sorrise e fece l'educata, assicurandole massima puntualità. Avrebbe voluto strozzarla e falle ingoiare quegli occhiali da quattro soldi, ma non voleva fare figuracce davanti ad Adrian. Adrian... lo fissò un pò trasognata, impegnato a controllare delle carte nella sua borsa, ma abbassò subito gli occhi quando lui ricambiò lo sguardo, sorridendole. Perchè con lui si comportava come una bimbetta impacciata?